Malvazija 2020 – Pietra

27,00 

Esaurito

Esaurito

Descrizione

Denominazione: –
Regione: Carso (Slovenia)
Annata: 2020
Vitigni: 100% Malvasia Istriana
Gradazione: 14,5%
Formato: bottiglia 75 cl
Vinificazione: fermentazione spontanea in acciaio
Affinamento: 6 mesi in cemento
Temperatura di servizio: 10-12°

CANTINA
Marko Tavčar è un piccolo produttore che coltiva in modo coraggioso e caparbio le proprie viti in Carso, a Kreplje (etimo che in sloveno significa Pietra), vicino a Dutovilje, Slovenia. Questa terra particolare e magica, dove agricoltura e con essa la viticoltura, sono sempre state vissute ed interpretate nel segno della sussitenza: riuscire a produrre ortaggi e frutta e, quindi fare vino da un terreno difficile, che soggiace a degli agenti atmosferici molto estremi quali la Bora (il vento gelido di provenienza russa) e le torride estati, diviene quasi una missione di degna importanza. I suoi vini provengono da due vitigni a bacca bianca, Vitovska e Malvasjia istriana e uno a bacca rossa, il Terrano. Tavcâr in totale coltiva 2 ettari ubicati tra Kreplje, Dutovlje e Gorjiansko, tutti coltivati nella massima naturalità e rispetto per l’ambiente e la biodiversità. E lo stesso impegno viene profuso in cantina, dove c’è la “naturale” conclusione dell’impegno precedente. Krepljie è vocata per i bianchi: da un minimo di 60 cm di terra fino ad un massimo di 2 mt in certi posti, con un andamento non stabile che crea molta diversità tra pianta e pianta, dove alcune producono di più, altre di meno, perchè dove c’è poca terra affiora la roccia calcarea – la “pokarbonata”- in cui si incuneano le radici di Vitovska e Malvasia. Il Terrano, invece, necessita di molta terra e di argille, per esprimere al meglio sè stesso e viene coltivato a circa 2 km di distanza Dutovlije e Tomaj.

DESCRIZIONE VINO
Malvasia istriana in purezza, da piante con età variabile dai 15 ai 35 anni, coltivate in un terreno particolare dove troviamo un andamento non regolare, da pochi cm di terra (60 cm) ad un massimo di 2 mt e poi c’è la roccia calcarea detta la “pokarbonata”, che regala sensazioni in bocca e al naso incredibili. Dopo la vendemmia rimane 3 giorni in contatto con la buccia a macerare in acciaio inox, e poi messa in cemento per l’affinamento. Note balsamiche fresche che ricordano il rosmarino ma accompagnate dalla polposità di un mango. Grande l’acquolina che viene richiamata: la sapidità allunga molto bene la beva. Burrosa e piena di sensazioni quali la pietra bianca, il sale, le note aromatiche.

ABBINAMENTO
Salmone marinato, risotto di pesce, zuppa di cipolle.

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