E’ all’inizio del secolo scorso che comincia la storia del Domaine Lignier Michelot. Il vigneto originario venne diviso per questioni ereditarie e fu Maurice Lignier ad iniziare la sua avventura, tra le due guerre, coltivando vigne e campi come era abitudine all’epoca. Suo figlio Maurice inizia la conduzione dell’azienda negli anni ’60. Molto appassionato di viticoltura, abbandona i campi per lavorare solo le vigne. I vini allora venivano venduti dopo l’affinamento ai migliori commercianti della Borgogna. Nel 1974, incoraggiato dalla moglie Renée Michelot, acquista e reimpianta un ettaro e mezzo di vigna a Morey Saint Denis “En la rue de Vergy”, riconosciuto oggi come uno dei migliori Cru del luogo. Nel 2000 Virgile prende da solo il timone dell’azienda e, insieme alla sua équipe, fa di tutto per migliorare i suoi vini in precisione e definizione di “terroir”. Gli sforzi sono fatti in un primo tempo in cantina (selezione delle uve vendemmiate, macerazioni più lunghe, migliorie nell’affinamento) poi nelle vigne (vendemmie verdi, lavori del terreno, lotta ragionata) per ottenere la migliore uva possibile. Obbiettivo raggiunto dagli ultimi millesimi, che ottengono ottimi giudizi unanimi dalla stampa specializzata. Ma il cammino è ancora lungo e la filosofia dell’azienda Lignier Michelot non cambia: qualità e rispetto dei “terroirs”.

Questo vino nasce da vigne di circa cinquant’anni d’età, situate sopra il Grand Cru Clos de Tart su una superficie di 1,80 ettari. Una cuvée di 7.500 bottiglie che è attualmente al suo apice con un perfetto equilibrio tra l’età delle vigne e la resa. Sentori di piccoli frutti a bacca nera anticipano note più terrose e balsamiche. Al palato è un vino ricco ed elegante.

​ABBINAMENTO

Filetto di manzo, carne alla brace.