In questi giorni molte persone mi chiedono: “allora com’è andata la finale del concorso?”

In effetti non ne ho ancora parlato e scrivo ora, con colpevole ritardo, dopo una vacanza-lavoro in Abruzzo.

Prima della finale però c’è stato lo Stage a Montalcino, a cui hanno partecipato tutti i finalisti. Così come per i giorni trascorsi in Champagne (leggi articolo), anche questa volta ci siamo ritrovati a godere di un’atmosfera speciale, vivendo in una “bolla” dal 14 al 16 giugno, accompagnati da alcuni personaggi incredibili.

Vista sulla campagna di Montalcino

Vista sulla campagna di Montalcino

Il primo giorno Filippo Bartolotta, comunicatore eccezionale del mondo del vino, nella sede del Consorzio del Brunello, ci ha guidato in una lezione sulla storia del Brunello di Montalcino, alla scoperta del suo territorio e delle sue tradizioni, attraverso la degustazione di sei bottiglie.

La giornata è proseguita alla grande con il pranzo da Fattoria dei Barbi e la visita pomeridiana a Col D’Orcia. In entrambe le occasioni abbiamo fatto la conoscenza dei “padroni di casa”, persone che hanno veramente a cuore la loro terra e che dimostrano ancora un entusiasmo fuori dal comune!

Stefano Cinelli Colombini gestisce la Fattoria dei Barbi dal 1999 ed è un piacere ascoltare la sua storia, così come assaggiare i magnifici prodotti oltre al vino: formaggi di pecora, salumi e piatti tipici della tradizione toscana.

Il Conte Francesco Marone Cinzano, dal canto suo, gestisce la tenuta Col D’Orcia dal 1992 e tuttora spinge per un continuo rinnovamento agricolo e legislativo.

Fattoria dei Barbi

Fattoria dei Barbi

Finalisti da Col d'Orcia

Finalisti da Col d’Orcia

Il secondo giorno siamo stati guidati in una degustazione epica di annate storiche di Brunello da Gabriele Gorelli, unico Master of Wine italiano, una vera miniera di informazioni nonché una persone veramente speciale.

Dagli anni 60 ai giorni nostri, abbiamo analizzato la variazione degli stili di vinificazione durante i decenni così come lo stile delle cantine presenti con le loro bottiglie.

Degustazione di annate storiche di Brunello

Degustazione di annate storiche di Brunello

Con Gabriele siamo andati a visitare due bellissime realtà: Argiano e Tenuta di Sesta. La prima una tenuta con palazzo storico restaurato e cantine piene di quelle bottiglie che ci fanno innamorare. La seconda invece una cantina più piccola, a gestione familiare, ma una delle più antiche di Montalcino. Infatti imbottiglia Brunello fin dal 1966, quando gli imbottigliatori erano solo 12!

Assaggi nella cantina di Argiano

Assaggi nella cantina di Argiano

Assaggi da Tenuta di Sesta

Assaggi da Tenuta di Sesta

L’ultimo giorno siamo stati in compagnia di Nicola Berti, enologo toscano che conosce molto bene il territorio e collabora con tante cantine in questa regione. Sempre attraverso la degustazione di Brunello di tante cantine, è stata una lezione più tecnica, siamo entrati nei più piccoli dettagli di produzione di uno dei vini rossi più importanti al mondo e non sono mancate le domande difficili e le scoperte sorprendenti da parte nostra.

Con Nicola abbiamo visitato la cantina più grande del territorio montalcinese, una di quelle che ha contribuito al successo mondiale del Brunello e cioè Banfi. Ci siamo poi incamminati verso San Polo, una cantina ipogea, cioè interamente sotterranea, costruita nel 2007 all’interno di una collina. Nel versante sud-est di Montalcino si è concluso lo stage, con l’assaggio dei vini di questa recente realtà.

In visita da Banfi

In visita da Banfi

Cantina ipogea San Polo

Cantina ipogea San Polo

Dopo pochi giorni, il 20 luglio, si è tenuta a Roma la finale del Concorso di Miglior Enotecario d’Italia.

E’ stato un giorno estenuante, sia per le varie prove della sfida finale, sia per il caldo e la lunghezza della giornata.

Un’esperienza indimenticabile, dalla quale purtroppo non sono uscito vincitore, ma che mi ha arricchito tantissimo dal punto di vista professionale e umano.

Le tre prove della finale hanno premiato il mio collega e amico Filippo Carraretto dell’enoteca padovana “La mia cantina”, che ci deve ancora un brindisi coi fiocchi!

Come ci siamo sempre detti tra noi finalisti, essere arrivati in finale e vincere gli stage di formazione in Champagne e Montalcino è stata sicuramente la vittoria più grande! Sono stati dei veri regali, che hanno portato consapevolezza, idee nuove, ci hanno fatto conoscere persone, cantine e prodotti straordinari. Soprattutto sono nate delle belle amicizie e rapporti professionali eccezionali.

Per questo ringrazio di nuovo i miei compagni di viaggio! Luca Sarais del Wine bar “Cantine Isola” di Milano (vincitore del Concorso per la categoria Enoteche con mescita), Pietro Palma dell’enoteca “To Wine” di Prato, Mattia Manganaro di “Biesse Wine” a Brescia, Filippo Carraretto dell’enoteca “La mia cantina” di Padova, Luca Civerchia di “RossoIntenso” di Jesi.

Un Concorso a cui magari alcuni di noi si erano iscritti così, giusto per provare, e che alla fine si è rivelato essere una delle esperienze più belle da fare in assoluto!

Finale Concorso Migliore Enotecario d'Italia

Finale Concorso Migliore Enotecario d’Italia