La Sicilia è da sempre una regione che affascina, per la sua storia, i suoi panorami mozzafiato e naturalmente anche per la gastronomia ed il buon vino!

Proprio di vino in terra di Sicilia si parla dall’età dei Greci, poi dei Romani, fino alla recente storia incredibile del Marsala. La tradizione millenaria si è evoluta, ha abbracciato nuovi stili e nuove tendenze, ampliando la gamma di vini prodotti, ma al contempo salvaguardando le radici.

Qualche mese fa, col mio amico regista Andrès, abbiamo girato un video in enoteca (a fondo pagina) per approfondire il tema.

E’ una terra di grandi coltivazioni come pomodorini, pistacchi ed agrumi, olive dalle quali si ottiene uno dei più ambiti Olio extravergine. Patria di tradizioni culinarie esportate in tutto il mondo, come arancini, granite e gelati.

Ormai da parecchi anni, nel mondo del vino, si è passati da una produzione di quantità ad una di qualità.

Prendo in prestito da Quattrocalici una bella mappa delle zone vinicole della Sicilia:

Mappa Sicilia vinicola

Tutta la provincia di Trapani ed in parte quella di Palermo sono zone molto vocate. Qui i vitigni più coltivati sono Catarratto, Grillo, Inzolia, Nero d’Avola (o Calabrese).

Ed è proprio in questa parte della Trinacria che si produce il Marsala, vino liquoroso per eccellenza. Esportato in tutto il mondo, se ne sono innamorati prima gli Inglesi, che lo acquistavano in grandi quantità e lo trasportavano con le navi, contribuendo così a tramandarne la storia.

Nel sud della Sicilia, a Vittoria, si produce l’unica Docg di vino rosso, cioè il Cerasuolo di Vittoria.

Il grande vulcano, l’Etna, è il terreno ideale per la produzione di ottimi spumanti, nonché grandi vini da invecchiamento bianchi e rossi. Le uve bianche sono Carricante e Catarratto, mentre quelle rosse sono Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio. Proprio per la natura del terreno vulcanico, spesso si trovano vigne con viti a piede franco, poiché qui la fillossera non è riuscita a proliferare.

Un approfondimento a parte meriterebbero le isole. Pantelleria con le sue viti ad alberello di Zibibbo, che danno vita al passito e, recentemente, a vini bianchi macerati incredibili. Le isole Lipari, sulle quali si produce la profumatissima Malvasia.

Tante produzioni di qualità, principalmente da vitigni autoctoni, che in questo periodo mi fanno emozionare. Soprattutto i vini bianchi che fanno macerazione sulle bucce. Questi hanno profumi dolci di frutta ed anche profumi mediterranei inconfondibili. Sentori di macchia mediterranea che, uniti a sentori fruttati e speziati, danno vita a vini molto intensi e dalla lunga persistenza aromatica.

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Viva la cultura del vino!